Affidabilità, versatilità, leggerezza e velocità: queste le caratteristiche che il prototipo V3 doveva garantire alla popolazione tedesca di ogni ceto sociale. Il motore boxer quattro cilindri raffreddato ad aria, capace di raggiungere i 22,5 CV di potenza, e il telaio con sospensioni a ruote indipendenti costituivano un avanzamento tecnologico inimmaginabile nel settore automobilistico. Gli oltre 50.000 km percorsi nell’autunno del 1938 dai tre esemplari, messi su strada per testarne la resistenza, furono la prova finale che la scommessa era vinta: il primo Maggiolone Volkswagen poteva dirsi pronta a fare il suo ingresso nel mondo.
Nel dicembre del 1945 nello stabilimento Volkswagen, gestito dalle autorità militari britanniche, inizia la produzione delle prime berline destinate a diventare simbolo della rinascita tedesca dopo la seconda guerra mondiale. La Volkswagen Typ1 numero 10.000 lascia la fabbrica già nel 1946.
L’estate del 1948 fa nascere in Volkswagen l’idea di creare una versione della Typ1 con la scocca aperta, una capote completamente apribile e ripiegabile e un posteriore curvo. Detto fatto, nell’estate dell’anno successivo, Volkswagen cabriolet è pronta per il mercato e si avvia lungo la strada del successo.
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